Cure Inalatorie e Allergie

Presso il Centro Medico Polispecialistico Olympus è attivo un reparto per le cure inalatorie termali e per il trattamento delle allergie.

Il trattamento ambulatoriale del naso chiuso.
Laser e inalazioni ad ultrasuoni

La sinusite è sicuramente una delle malattie più comuni ed è caratterizzata da fastidiosa ostruzione nasale, che ci costringe a respirare con la bocca, determinando scadente qualità del sonno e della vita di relazione. E ci si rende effettivamente conto di quanto sia prezioso respirare bene col naso solo quando si ha difficoltà nel farlo. Oltre alla sinusite esistono numerose altre malattie che causano ridotto passaggio di aria attraverso il naso: rinite allergica, rinite da fumo di sigaretta, deviazione del setto, polipi nasali ed ingrossamento delle mucose nasali. Quest’ultima condizione prende il nome di ipertrofia dei turbinati inferiori, gli autentici “climatizzatori” del naso, e costringe non di rado all’uso cronico di spray nasali decongestionanti (Rinazina, Vicks ed altri) per poter dormire, con l’effetto di sviluppare dipendenza psicologica e fisica verso questi farmaci.

Soprattutto le persone affette da allergie stagionali (graminacee ed altri pollini) e perenni (polvere) presentano l’abnorme rigonfiamento dei turbinati. Le nuove terapie omeopatiche antiallergiche associate alla riduzione laser dei turbinati e ad una terapia inalatoria personalizzata consentono ai pazienti allergici di godere di buona respirazione nasale per lunghi periodi. In tal modo è possibile ridurre l’assunzione cronica di farmaci antistaminici e cortisonici, abolendo comunque i fastidiosi sintomi allergici (starnuti, secrezioni acquose, prurito nasale, mal di testa).
Il paziente affetto da rinite vasomotoria, con ipertrofia dei turbinati, lamenta ostruzione alternata delle due fosse nasali (ora più chiusa la parte destra, ora più chiusa la parte sinistra), con netto peggioramento della respirazione durante il sonno. Ad oggi la riduzione dei turbinati è finalmente eseguibile anche in ambulatorio, grazie all’utilizzo della tecnologia laser, e permette il recupero di una buona respirazione nasale senza dolore, senza tamponi e senza anestesia generale.

Cure Inalatorie e Allergie
Cure Inalatorie e Allergie
Cure Inalatorie e Allergie

Le terme in città!

Le terapie inalatorie con acque termali sono elemento importantissimo nella terapia dei disturbi delle vie respiratorie con formazione di catarro. La possibilità di usufruire di strumentazioni in grado di frammentare finemente le particelle di acqua minerale termale, ha consentito di nebulizzarla e di utilizzarla nel trattamento della sinusite cronica, dei polipi nasali e dell’ipertrofia dei turbinati.
Gli ambulatori del Centro Medico Olympus mettono a Vostra disposizione i reparti per le terapie inalatorie con strumenti di ultima generazione (inalatori, aerosol, nebulizzatori, irrigatori nasali, docce micronizzate, le nuove insufflazioni soniche contro la sordita’ da catarro).
Anche per i bambini, è un modo speciale di fare i trattamenti inalatori, seduti in braccio alla mamma, con il supporto di personale altamente specializzato nella gestione del piccolo paziente.

I vantaggi sono molti: prima di tutto i costi molto contenuti, spesso inferiori ai costi degli stabilimenti termali. Poi gli orari, ampi e personalizzabili dalle 9 alle 19 con orario continuato. Inoltre la comodità: un modo di sottoporsi a cure inalatorie con acque termali, in città a Ravenna, con flessibilità e in libertà, in ambienti poco affollati e poco rumorosi, senza perdere giornate di lavoro ed evitando di percorrere molta strada in auto per raggiungere lo stabilimento termale.

Le acque termali messe a disposizione presso il Centro Medico Olympus sono ben 7 e vengono somministrate con diverse tecniche:

  • NEBULIZZAZIONI
    Per attuare una terapia con le nebulizzazioni in ambiente a getto diretto, occorre che l’acqua minerale venga ridotta in goccioline sottilissime, che, disperse nell’aria, la rendono simile ad una nebbia che può essere più o meno densa. La nebulizzazione è individuale, con un apparecchio computerizzato che orienta direttamente il getto verso l’apparato respiratorio (naso e gola).
  • INALAZIONI
    La tecnica delle inalazioni termali con acqua madre (a getto diretto a vapore o ad aria compressa) corrisponde alla vecchia pratica dei “suffumigi”, la famosa pentola di acqua bollente con disciolte sostanze balsamiche, dalla quale le nostre nonne ci facevano respirare il vapore coprendoci la testa con un asciugamano. Ovviamente oggi si utilizzano delle sofisticate apparecchiature per inalazioni.
  • AEROSOL
    Anche per quello che riguarda l’aerosol (per vie aeree superiori o per vie aeree inferiori), il concetto è analogo, la differenza è determinata dagli apparecchi, che scompongono l’acqua minerale in particelle di diametro fra i 3 e i 10 micron, le quali si fermano prevalentemente nelle alte vie respiratorie ed anche nelle più fini diramazioni dell’albero bronchiale. Un’applicazione alternativa all’aerosol classico è l’aerosol sonico, dove alla somministrazione di particelle di acqua termale viene associato un flusso di onde sonore a 100 Hertz: l’adattamento tra onde sonore e acqua termale sulfurea conferisce alle particelle di cui è composta un particolare atteggiamento cinetico che permette alle particelle gassose di penetrare con facilità nelle cavità dei seni paranasali (sinusite) e dell’orecchio medio attraverso la tuba di Eustacchio (sordità da catarro).
  • IRRIGAZIONI NASALI E DOCCE MICRONIZZATE
    Per quello che riguarda le “docce” e le irrigazioni nasali, l’acqua termale, mantenuta a temperatura costante e gradevole, viene fatta scorrere, a flusso leggero e continuo, all’interno delle cavità nasali, contribuendo a liberare le vie aeree (lavaggio fosse nasali). Le irrigazioni nasali possono essere un modo efficace per alleviare i sintomi correlati alla sinusite e ai polipi nasali.
  • INSUFFLAZIONI
    Le nuove insufflazioni soniche permettono risultati in tempi brevi e senza fastidio per il paziente, sciogliendo il catarro fermo nella tuba di Eustachio e all’interno del timpano, con un grande miglioramento di sordità ed acufeni associati.

Tutti i percorsi di cura ambulatoriale del naso chiuso vengono seguiti dal chirurgo specialista otorinolaringoiatra, previa visita corredata di indagine videoendoscopica del naso e prove allergiche cutanee (Prick Test) ed intolleranze alimentari, al fine di rendere il paziente visivamente partecipe della causa del problema e del risultato ottenuto con la terapia prescelta.

DOTTOR VELIERI

Il reparto per il trattamento e la cura dei problemi legati alle allergie

La pollinazione e i sintomi di allergia relativi ad alberi a fioritura precoce

Gli alberi a fioritura precoce, che quindi rilasciano pollini già dalla fine di gennaio, nella nostra provincia sono essenzialmente riconducibili a quattro famiglie botaniche:

  • Cupressacee (cipresso, ginepro e tuia) con allergenicità media-elevata. Il rilascio dei pollini in queste piante può iniziare già nel periodo natalizio e raggiunge il culmine da fine gennaio.
  • Taxacee (tasso) con allergenicità bassa. Le taxacee rappresentano un pericolo molto minore rispetto al cipresso, a cui si sovrappongono come periodo di pollinazione.
  • Betulacee (betulla e ontano) con allergenicità elevata. Il rilascio dei pollini di betulacee ha inizio con i primi giorni di febbraio e dura poco più di due mesi.
  • Corylacee (nocciolo e carpino) con allergenicità elevata. Il rilascio di pollini delle corylacee può iniziare a gennaio ma raggiunge il massimo in febbraio.

L’importanza di queste brevi note climatologiche è relativa al fatto che nell’opinione comune è soltanto la primavera vera e propria e cioè fine marzo/inizio aprile a portare nell’aria i pollini, ma questo è vero in particolare per i pollini di graminacee (erba ed erbacce dei prati), che effettivamente sono i più conosciuti dalla popolazione in generale.

Per questo motivo i sintomi più direttamente riferibili ad allergia quali:

  • arrossamento e prurito oculare
  • sternuti, prurito e gocciolamento nasale
  • tosse secca e difficoltà improvvise di respiro specie se di breve durata

vengono in genere trascurati, oppure semplicemente curati come infreddature, affezioni virali, o al massimo come reazioni da intolleranza alimentare.

A proposito di intolleranza alimentare è importante sapere che i pollini di betulacee possono essere responsabile in molti casi della cosiddetta SOA (sindrome orale allergica), che consiste tipicamente nella comparsa di gonfiore delle labbra e/o del palato qualche minuto dopo la ingestione di mela o sedano crudo.

Cure Inalatorie e Allergie
Cure Inalatorie e Allergie

Concludendo segnalo l’importanza dei sintomi sopra elencati per procedere ad uno screenig allergologico in qualsiasi stagione, senza banalizzare e soprattutto “coprire” la sintomatologia con farmaci sintomatici, in quanto il pericolo che questi sintomi possano peggiorare nel tempo secondo la cosiddetta “marcia allergica” (dalla congiuntivite alla rinite all’asma) è assolutamente reale ma anche sicuramente scongiurabile con opportuni trattamenti di immunoterapia con allergeni (AIT) o più semplicemente “vaccino“, attualmente disponibile anche in gocce o pastiglie, da usare giornalmente sotto la lingua per circa due minuti con durata di tre o quattro mesi prima dell’inizio della stagione di pollinazione come sopra descritto, per almeno tre anni consecutivi.

Tutto questo per ottenere una “desensibilizzazione” stabile e duratura nel tempo, a differenza di quanto si ottiene con farmaci sintomatici, che funzionano solo ed esclusivamente finchè si usano e con risultati spesso non soddisfacenti.

Con l’inizio di aprile la pollinazione degli alberi a fioritura precoce si sta esaurendo anche se nella nostra zona resistono ancora i pollini di cipresso, ma attenzione: fra non più di due settimane inizierà la pollinazione significativa delle graminacee (erba  ed erbacce dei prati e dei terreni incolti in primavera) che rappresentano almeno il 50% delle cause di disturbi allergici agli occhi e al naso come per gli altri pollini sopra descritti, con possibilità più accentuata di provocare asma.

L’allergia alle graminacee è ben conosciuta fin dalla metà del 1800 come febbre da fieno (traduzione approssimativa dall’inglese hay fever  in cui fever rappresenta uno stato di malessere che non comprende necessariamente l’aumento della temperatura corporea).
Chi ha qualche sospetto potrà iniziare a tenere un diario dei sintomi annotando anche eventuale pioggia e/o vento fino alla fine di giugno quando la pollinazione e quindi i sintomi tendono a ridursi e poi a scomparire.”

DOTTOR CELLINI